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MATERIALE OCCORRENTE: un mappamondo e una torcia elettrica.
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DESCRIZIONE DEL FENOMENO: dopo aver fatto buio nell'aula, il professore ha sistemato il mappamondo in quattro differenti posizioni, illuminandolo ogni volta e facendo spostare gli alunni in modo che si trovassero nella stessa prospettiva del Sole. A seconda dei casi il circolo d'illuminazione passava per i poli o tangente ai due circoli polari.
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IPOTESI E CONSIDERAZIONI: con la guida del professore la classe è arrivata a comprendere che nel moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole, l'asse terrestre, inclinato di 66° e 33' sul piano dell'orbita, rimane sempre parallelo a se stesso. Per questo motivo i due emisferi risultano illuminati dai raggi solari in modo più o meno inclinato a seconda del periodo dell'anno. Il professore ha poi spiegato che ci sono due equinozi, in cui il circolo d'illuminazione passa per i poli, il Sole è allo zenit all'equatore e il dì e la notte hanno la stessa durata su tutta la Terra, e due solstizi in cui il circolo d'illuminazione passa tangente ai circoli polari, uno dei quali è completamente illuminato per 24 ore mentre l'altro è al buio, il dì ha la massima durata in un emisfero e la minima nell'altro e il Sole è allo Zenit in uno dei due tropici. Gli equinozi sono di primavera (21 marzo) e d'autunno (23 settembre), mentre i solstizi sono d'estate (21 giugno) e d'inverno (22 dicembre).
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